Sulle orme di Pio VII, anno della beatificazione

Sulle orme di Pio VII, anno della beatificazione

Dal Giovedì 05 a Domenica 08 Settembre 2019 – 4 Giorni e 3 Notti

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Primo giorno – Giovedì 05 Settembre – Ravenna
Partenza da Savona – Provincia e da tutte le località convenute. Piccola colazione offerta lungo il tragitto. Pranzo libero lungo il percorso. Incontro con la guida e visita della città.
Ravenna, conosciuta in tutto il mondo come capitale del mosaico è una scoperta unica! Questa deliziosa città adagiata sulla costa adriatica custodisce un patrimonio artistico eccezionale, grazie al suo passato che l’ha vista protagonista di eventi storici cruciali ed importanti. Ravenna è anche la città che Dante Alighieri, il sommo poeta considerato il padre della lingua italiana, ha scelto come ultimo rifugio e che tutt’ora ne custodisce le spoglie. Alcuni luoghi di visita: Battistero Neoniano, il più antico battistero della città, ancora attivo e decorato con splendidi mosaici che rappresentano il battesimo di Cristo e la processione degli Apostoli, e del Mausoleo di Galla Placidia. L’imperatrice romana, donna fortemente religiosa, ha voluto costruire questo luogo per contenere le spoglie di sé e della sua famiglia, e l’ha fatto decorare da mosaici che rappresentano passi biblici, storie di santi, iconografie cristiane ma anche raffinati motivi ornamentali che richiamano l’oriente e la natura; la celebre volta dal cielo stellato, poi, incanta per la sua luce e i suoi riflessi dorati. Ripercorriamo i luoghi cari al re degli Ostrogoti, Teodorico (V-VI secolo), partendo dalla Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, basilica palatina decorata con mosaici che narrano non solo le storie di Cristo ma anche i luoghi significativi della Ravenna dell’epoca, come il porto di Classe e il Palazzo di Teodorico. Ma accanto ai mosaici teodoriciani troviamo gli sfavillanti cortei di martiri e vergini, aggiunte bizantine che testimoniano il passato travagliato di questa Basilica. Proseguiamo col Battistero degli Ariani, costruito dal grande re per la comunità ostrogota, e abbandoniamo per un attimo i mosaici per lasciare posto alla bianca pietra d’Istria dell’imponente Mausoleo di Teodorico, emblematico monumento immerso nel verde di un bel parco urbano che verrà visitato solo dall’esterno. Giungiamo ad ammirare gli splendori dell’età bizantina (VI secolo), con la maestosa Basilica di San Vitale, particolare per la sua forma ottagonale e celebre per la varietà dei marmi e i raffinati mosaici imperiali che rappresentano l’imperatore Giustiniano e la moglie Teodora. Ci spostiamo poi verso la Basilica di Sant’Apollinare in Classe, l’unica giunta fino a noi dell’antica città portuale, al cui interno spicca l’abside riccamente decorato con un giardino idilliaco, una splendida croce dorata e gemmata e la figura del Santo a cui è dedicato il luogo sacro. Rendiamo omaggio al sommo poeta visitando la zona dantesca, con la Basilica di San Francesco dalla suggestiva cripta allagata e con la settecentesca Tomba di Dante Alighieri: scopriamo in questo modo l’avventurosa storia delle suoi resti mortali, trafugati dai francescani per conservarli a Ravenna, e l’amore dei ravennati per il sommo poeta nel corso dei secoli. Gustiamo un caffè o un gelato in Piazza del Popolo, il “salotto dei ravennati”, la bella piazza del municipio dalle chiare influenze veneziane, e facciamo una breve visita ad uno dei numerosi laboratori di mosaico della città. Nella serata trasferimento in Hotel 3*, cena e pernottamento.

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Pio VII e Cesana

Secondo giorno – Venerdì 06 Settembre – Cesena Città dei Tre Papi
Dopo la prima colazione trasferimento a Cesena visita della città affacciata sull’Appennino romagnolo. Cesena Papale, la città dei tre Papi, importante co-capoluogo della Provincia di Forlì Cesena, è rinomato centro universitario, città con un invidiabile patrimonio culturale e con un fiore all’occhiello, rappresentato da uno dei rari esempi di biblioteca umanistico – conventuale, risalente al 1454, ovvero la Biblioteca Malatestiana.
Alla morte di Pio VI nel 1799 in esilio a Valence gli successe, nel 1800, Pio VII Chiaramonti. Grazie ai due cesenati vennero istituiti i Musei Vaticani che rappresentano l’evoluzione del Museo Pio Clementino istituito grazie anche al contributo di Pio VI. Durante il Pontificato di Pio VII venne, inoltre, approvata la prima legge di tutela del patrimonio storico artistico e punto di riferimento anche odierno per la legislazione dei Beni culturali italiani. A Cesena, è possibile trovare le tracce dei due Pontefici attraverso alcuni luoghi visitabili.
I luoghi cesenati dei Papi per ripercorrere le vicende di Pio VII (Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti Cesena 14/08/1742 – Roma 20/08/1823), occorre prevedere una visita all’Abbazia del Monte di Cesena. Appoggiata sul colle Spaziano, l’abbazia benedettina fu il luogo fondato dal vescovo della città di Cesena, San Mauro che vi aveva trovato un luogo di meditazione intorno al X secolo. Il complesso abbaziale venne ampliato notevolmente tra il XV e XVIII secolo. Tra i diversi nobili che entrano in quel luogo come novizi vi fu anche il conte Barnaba Chiaramonti, nel 1756, futuro Papa. Questo personaggio di grandissima cultura e apertura mentale, fu, tra l’altro un raffinato collezionista, di libri soprattutto, tanto da meritare l’appellativo di “Papa Archeologo”; aveva collezionato in vita circa 5.500 libri tra testi rari, incunaboli e cinquecentine dal XV al XIX secolo. Per volontà testamentaria il Papa aveva lasciato l’imponente collezione all’Abbazia ma a causa di un vizio formale, nel periodo post unitario la collezione venne dirottata presso la locale Biblioteca Malatestiana ove essa è tuttora visibile, nella collezione che proprio dal Papa prende il nome: la “Biblioteca Piana” posta di fronte all’Aula del Nuti del 1454. I manoscritti della Piana comprendono un Evangeliario datato 1104, un codice giuridico con il Decretum Gratiani del XIII secolo, un messale romano con una splendida crocifissione miniata. Tra gli incunaboli si può ricordare un esemplare della Cosmographia di Tolomeo con la falsa data del 1462 (forse stampato nel 1477 o nel 1482), con tavole colorate, i cui disegni sono stati attribuiti a Taddeo Crivelli. L’itinerario papale a Cesena si conclude con uno straordinario luogo della spiritualità recentemente restituito alla cittadinanza dopo un accorto restauro conservativo. Si tratta della Chiesa di Santa Cristina, in via Chiaromonti. E’ testimoniata l’esistenza di questa chiesa a partire dal Medioevo, ma essa risulta abbandonata con l’annesso convento che, tuttavia, risulta abbandonato già nel XV secolo. La chiesa venne riedificata nel 1470 e poi nuovamente nel 1630. Una nuova sistemazione venne condotta nel 1740 da Giovanni Francesco Zondini, che progettò un vano longitudinale con tre altari e volta dipinta. A metà del Settecento fu donato alla chiesa il corpo della santa titolare, rinvenuto nelle catacombe romane di San Callisto. Nel 1814 Pio VII sostò a Cesena di ritorno dalla prigionia di Fontainebleau e si impegnò a finanziare la costruzione della nuova chiesa che si affaccia lungo la stessa via lungo la quale insiste l’antico palazzo di proprietà della famiglia Chiaramonti. I lavori ebbero inizio nel 1816, ma essendosi trattato di un finanziamento esiguo bastò a malapena per la realizzazione del sotterraneo, interessante e raro esempio di aula circolare coperta da una calotta ribassata. Malgrado il tentativo del pontefice di ridurre la spesa affidando un nuovo progetto a Benedetto Barbieri, il disegno del Valadier fu condotto a termine con piccole varianti, grazie a un nuovo finanziamento. I lavori furono condotti a termine nel 1825. Già nel 1806 la chiesa aveva perso il titolo parrocchiale, pur rimanendo aperta al culto. Oggi è regolarmente officiata nelle festività e visitabile su richiesta (suonare in sacrestia). È stata restaurata a partire dal 1981. Pranzo incluso. Dopo le visite e le attività pastorali, rientro in Hotel per la cena ed il pernottamento.

Terzo giorno – Sabato 07 Settembre – Imola
Dopo la prima colazione trasferimento ad Imola, alla scoperta di un ulteriore luogo percorso da Pio VII.
IMOLA (Bologna), 25 aprile – La sera era già scesa, quando nelle immense stanze del Quirinale echeggiarono i passi dei soldati francesi. Era il 5 luglio 1809. Quando i militari si trovarono di fronte il Papa in persona ebbero un attimo di esitazione, poi l’ufficiale francese cacciò fuori la voce intimando al Santo Padre di cedere alla Francia i territori dello Stato Pontificio. Il Papa rispose con una di quelle frasi destinate a rimanere nella storia: « Non possiamo. Non dobbiamo. Non vogliamo. » A pronunciare queste parole fu Pio VII. “Papa Chiaramonti è stata una figura importante che ha svolto il suo ministero in un momento estremamente travagliato” ha dichiarato Gian Maria Vian, direttore dell’Osservatore Romano. Incontro con la guida e visita dei luoghi di questo importante Papa. Pranzo incluso e tempo per le attività previste.
Nel tardo pomeriggio rientro in Hotel, cena e pernottamento.

Quarto giorno – Domenica 08 Settembre – Imola
Dopo la prima colazione attività domenicali, tempo a disposizione.
Dopo il tempo per il pranzo incluso, partenza per il rientro, previsto in serata

Quota   di partecipazione individuale   Euro 299 (Minimo 35 partecipanti)
Supplemento singola Euro 99.

Ai tesserati CuriosandoCard assicurazione annullamento GRATUITA.

LA QUOTA COMPRENDE:
Viaggio in pullman Gran Turismo, pasti, visite guidate ed escursioni come da programma.
Assistenza di un addetto Curiosando in.bus, assicurazione medico-bagaglio-sanitaria.

LA QUOTA NON COMPRENDE:
I pasti liberi, le bevande, le mance; l’entrata ai musei, monumenti, edifici religiosi (Salvo dove diversamente indicato).
Gli extra personali. Le tasse portuali, le mance e le quote di servizio delle crociere.
L’assicurazione sanitaria integrativa per i Paesi extraeuropei e l’assicurazione annullamento.
Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”.